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Come proteggere la nostra colonna vertebrale

Il lavoro d’ufficio è sempre più sedentario, di conseguenza sono aumentate le persone che soffrono di dolori nella zona lombare e cervicale. Il dolore cervicale (o cervicalgia) è quel dolore localizzato in corrispondenza del collo, che spesso si irradia verso braccia e spalle. Non è un semplice fastidio passeggero, ed è meglio non sottovalutarne le conseguenze: può causare problemi alla vista, formicolii e intorpidimento, rigidità del collo, tachicardia, vertigini e rigidità, specie al mattino. La zona cervicale della nostra colonna non si infiamma solo per fattori fisici che intervengono sul sistema osteoarticolare, ma anche per squilibri emotivi e atteggiamenti caratteriali che portano a eccessiva rigidità.

Come riconoscerlo?

I sintomi possono avere variabile entità: si va dal semplice torcicollo al senso di nausea, dalle vertigini ai giramenti di testa, dalla perdita di equilibrio o ronzii alle orecchie ai problemi all’udito (nella zona cervicale passano le radici nervose), fino ad arrivare al dolore che si può estendere fino alle braccia rendendo difficoltosi i movimenti. Il collo è una zona particolarmente delicata del nostro corpo, qui “sono al lavoro” vertebre, muscoli, articolazioni e nervi che, oltre alla postura e all’equilibrio, devono far fluire le informazioni tra testa e resto del corpo e viceversa. Perciò il collo è soggetto a tensioni localizzate, contratture e rigidità spesso dolorose.

Da cosa è provocato il dolore cervicale?

Le cause delle problematiche a carico del tratto cervicale sono molteplici e di diversa natura. Spesso è la conseguenza di concause che si ripetono nel quotidiano, soprattutto al lavoro:

  • processi degenerativi al rachide cervicale (artrosi);
  • discopatie;
  • spondilolistesi (scivolamento di una vertebra sull’altra);
  • rettilineizzazione del tratto cervicale (di natura congenita o da trauma);
  • becchi osteofitosici (speroni ossei);
  • riduzione degli spazi intersomatici;
  • fratture ai somi;
  • utilizzo frequente di smartphone, tablet e pc;
  • sbalzi di temperatura;
  • colpi d’aria;
  • movimenti repentini;
  • lesioni traumatiche sia di natura sportiva, che da incidenti stradali;
  • posture scorrette;
  • stress;
  • sedentarietà;

In caso di dolore cervicale associato a formicolio continuo delle braccia, difficoltà a toccare il petto con il mento, dolore persistente che non si risolve nemmeno con l’assunzione di antinfiammatori e perdita di forza negli arti superiori, è bene rivolgersi al proprio Medico Curante. Spesso, per la formulazione di un’appropriata diagnosi, è necessario sottoporsi ad indagini strumentali, quali:

  • Radiografia del tratto cervicale (in 2 o 4 proiezioni);
  • TAC (tomografia assiale computerizzata);
  • RMN (risonanza magnetica nucleare);
  • EMG (elettromiografia)

Quali rimedi?
I rimedi per proteggere la cervicale sono vari. Oltre ad affidarsi alle mani di professionisti attenti e preparati per trattamenti decontratturanti, è necessario praticare sport (con esercizi specifici per allungare i muscoli, ad esempio Pilates), ma anche nuotare per sciogliere la tensione con i movimenti delicati dell’acqua. Lo yoga e la meditazione, compresi gli esercizi per la respirazione, sono un buon modo per riportare equilibrio. Un’altra strategia antinevralgica molto valida è l’auto massaggio con un oleolito di iperico che dev’essere utilizzato solo esternamente, massaggiandolo sulla zona dolente, anche più volte al giorno.

Di seguito alcuni semplici accorgimenti da tener presente durante la vostra giornata:

  1. Non assumere posture scorrette mentre si è alla scrivania,
  2. Non passare tutto il giorno con lo sguardo basso sul display di smartphone o tablet;
  3. Fare attenzione ai colpi d’aria e sbalzi termici in tutte la stagione, soprattutto in estate dove a governare è l’aria condizionata;
  4. Evitare di addormentarsi sul divano in posizioni improbabili,
  5. Evitare di leggere a letto, a meno che non si resti a busto eretto e comunque preferire una comoda poltrona per la lettura.
  6. Non indossare sempre scarpe con tacco 12, o ballerine: i tacchi alti, come l’assenza di tacco, alterano la naturale curvatura della schiena, costringendo i muscoli della schiena e del collo a restare contratti per mantenere l’equilibrio posturale;
  7. Evitare di andare a dormire senza aver asciugato i capelli, anche se è estate.

Oltre a questi ultimi è importante tenere presente altri accorgimenti per gli attimi “da scrivania”:

  • Usare sedie o poltrone ergonomiche a cui appoggiare la schiena diritta:
  • Chi lavora a lungo seduto alla scrivania e al computer utilizzando una tastiera esterna dovrebbe posizionarla in modo che sia parallela al bordo del tavolo e a una distanza non inferiore ai 20 centimetri così che sia sempre possibile appoggiare gli avambracci al di sopra della scrivania;
  • Mantenere sempre pc, portatili e tablet su una superficie piana. Se non si dispone di un tavolo, è buona norma utilizzare un sostegno che permetta di digitare sul dispositivo mantenendo sempre gli avambracci appoggiati e rilassati, senza esercitare quindi eccessiva tensione a carico del collo;
  • Roteare collo e spalle in senso orario ed antiorario per 2-3 minuti, inspirando ed espirando lentamente.

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